Dove non si torna.

Io ci sono stato dove non si torna. Ho fatto un giro in quelle sensazioni che fanno bene ed un viaggio senza indicazioni in quelle che fanno male, molto male. Io ci sono finito dentro quel tempo in cui si fa tutto in fretta per potersi ritagliare uno spazio per una persona e sono tornatoContinua a leggere “Dove non si torna.”

Il momento peggiore.

La luce dell’alba filtrava dalla persiana nella stanza che pian piano si stava illuminando. Era sdraiata sul letto, nuda e coperta solo per metà dal lenzuolo che pendeva dal materasso e sfiorava il pavimento. I capelli lisci e scuri erano posati sul cuscino e creavano un incredibile contrasto con i colori dei tatuaggi e conContinua a leggere “Il momento peggiore.”

In turno, tempo fa…

In turno con una squadra nuova, li conosco ma ci ho lavorato poco da quando sono qui. Un collega mi ha chiesto un cambio. Pur di non fare la mattina ho accettato al volo. Appena arrivato me ne sono pentito amaramente visto il capo turno che c’è qui oggi. Poi una manna dal cielo: unContinua a leggere “In turno, tempo fa…”

In turno, tempo fa…

Ho finalmente trovato un punto in cui c’è corrente, almeno mi arriva un po’ d’aria in faccia. Peccato per il rumore assordante di quel tubo che getta fuori litri e litri d’acqua al secondo. Dentro si sfiata, io e socio Fra stiamo sgobbando alla grande. Però, nonostante il caldo e il rumore, stamattina sembra cheContinua a leggere “In turno, tempo fa…”

Naufragare.

C’è che prima o poi si ha bisogno di naufragare, perché certi viaggi, per quanto belli, pericolosi, astratti, tangibili, sensuali o maledettamente dolorosi, devono pur finire. E ci si ritrova come un tronco sbattuto contro la riva, a volte schiaffeggiato dalle onde, a volte cullato dalle stesse. E si deve restare un attimo spaesati perContinua a leggere “Naufragare.”

In turno, tempo fa…

Riusciamo a mettere il culo sulle sedie per qualche minuto. Socio Fra mi guarda e scoppia a ridere. “sembri uscito da una trincea” dice continuando a ridacchiare. Col mio solito aplomb inglese gli rispondo “fanculo, da quando son arrivato in squadra con te i lavori di merda li faccio tutti io” e ci prendiamo bonariamenteContinua a leggere “In turno, tempo fa…”

Sì, tutto normale.

A quanto pare è una giornata normale nel mondo della anormalità. Gli ubriachi sono sobri, gli insonni stan dormendo, i rompicoglioni non si sono fatti vivi oggi. I matti sono rinsaviti, o forse non sono mai stati matti. I professori hanno dato lezioni di vita a chi ne sa più di loro. L’isola che nonContinua a leggere “Sì, tutto normale.”

Fratelli.

Possiamo non sentirci spesso, ma quando siamo insieme è sempre così facile capirci. Non ci vediamo spesso ma ogni volta che succede il nostro legame si rinsalda con effetto immediato. Una birra, le sigarette, i discorsi, risate e discussioni. Madre che ad un certo punto molla tutto e va a dormire e noi tre aContinua a leggere “Fratelli.”

Ancora poche ore

E poi finalmente un po’ di meritato riposo. Sono all’ultima notte, poi riprenderò a lavorare con l’anno nuovo. Domattina appena smonto mi metto in machina e mi sparo 6 ore di autostrada, sarò distrutto all’arrivo, ma è 1 anno che non vedo mia madre. Non le ho ancora detto che arrivo, le farò una sorpresa.

Come voi. Come me.

Come quelle volte in cui nuoti controcorrente. Come quando ti senti rosso. Di quelle sensazioni di solitudine in una moltidutine di umanità che ti circonda. Come quando potresti e dovresti ma non vuoi. O come quelle volte che vorresti ma potere e dovere ci si mettono in mezzo. Come trovarsi e perdersi senza aver maiContinua a leggere “Come voi. Come me.”

La strada è ancora lunga.

Ho avuto la fortuna di viaggiare e di vedere posti di cui la maggior parte delle persone ignora l’esistenza. Mi è stata concessa la possibilità di vivere in paesi con cultura, usi, costumi e religione che nulla hanno a che vedere con il mondo occidentale al quale siamo abituati. Dicono che più si viaggia piùContinua a leggere “La strada è ancora lunga.”

15 anni del mio passato.

Una vita al contrario Ve lo ricordate? Ma sì, certo! Il mitico Giorgio Faletti che interpretava la guardia giurata Vito Catozzo ed esclamava “porco il mondo che c’ho sotto ai piedi!!”. Da ragazzino ci ridevo tantissimo. Poi, gli imprevisti e le scelte fatte mi hanno portato a vivere una vita al contrario. Ecco com’è laContinua a leggere “15 anni del mio passato.”

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